Un occhio all’ECO

Le nuove certificazioni europee dei cosmetici ecologici

Quello della frammentazione dei disciplinari è un problema di cui si sono presto resi conto gli enti certificatori, che di conseguenza hanno lavorato lungamente per la presentazione di uno standard europeo che fosse definitivo.

I risultati di questo impegno si sono concretizzati in due grandi certificazioni europee:

 1) Cosmos ovvero Cosmetics Organic Standard

entrato in vigore dal primo settembre 2009, appoggiato dagli enti certificatori Ecocert e Cosmebio (Francia), Bdih (Germania), Soil Association (Regno Unito), Bioforum (Belgio) e Icea (Italia).

Lo scopo finale, ed è questa la sostanziale innovazione, è quello di ottenere una cosmesi sostenibile su tutto il suo ciclo produttivo, dall’origine delle materie prime, al packaging e così via.

Cosmos prevede cinque CATEGORIE DI INGREDIENTI:

  1. Acqua: l’acqua contenuta nei cosmetici non viene considerata come biologica. Significa che non ha peso nel calcolo della percentuale di ingredienti di origine biologica sul prodotto finito.
  2. Minerali: come l’acqua, non vengono considerati biologici, poiché non sono fonte rinnovabile. Vi è una lista di minerali ammessi, puri, presenti in natura e trattati solo con metodi fisici.
  3. PPAI (Physically Processed Agro-Ingredients): sono gli ingredienti ottenuti da processi fisici. Non sono accettati trattamenti come l’irradiazione, né materiali ottenuti dalla soppressione o mutilazione di animali. I solventi ammessi per l’estrazione di alcuni principi vegetali sono acqua o quelli di derivazione vegetale e CO2.
  4. CPAI (Chemically Processed Agro-Ingredients): sono gli ingredienti derivati da processi chimici e non fisici. Poiché è molto raro trovarne di biologici, si è prevista una soglia del 30% a partire dal 2012.
  5. Altri ingredienti

Cosmos arriva a distinguere due tipi di cosmetico certificabili:

  1. Cosmetico Biologico: “COSMOS-ORGANIC”
    – Deve contenere almeno il 95% di PPAI biologici.
    – Al termine del periodo di transizione di 36 mesi, almeno il 30% dei CPAI, secondo il sistema di calcolo previsto dallo standard, dovrà essere commutato in biologico.
    – Sul totale del prodotto finito, almeno il 20% di ingredienti deve essere biologico, ad eccezione dei prodotti da risciacquo come bagnoschiuma, shampoo etc per i quali basta il 10%.
    Riassumendo, fino al 2012 il cosmetico certificato come Cosmos Cosmetico Biologico avrà una percentuale di ingredienti bio del 20%. Di questi, quelli vegetali processati fisicamente, saranno bio al 95%. Ricordiamo che l’acqua non è inclusa nel calcolo di queste percentuali.
  1. Cosmetico Naturale: “COSMOS-NATURAL”

Non è richiesta una percentuale determinata di ingredienti biologici. Riguardo invece agli ingredienti ammessi, si rimanda ai singoli organismi certificatori nazionali.

2) NaTrue

Alcuni organismi certificatori nazionali, tra i quali CCPB (Italia), Bio.Inspecta (Svizzera), EcoControl (Germania), hanno dato vita e aderito a un altro disciplinare chiamato NaTrue. Lo scopo dichiarato da NaTrue è di offrire un marchio che indirizzi e tuteli il consumatore che vuole scegliere prodotti realmente naturali.

NaTrue raggruppa gli ingredienti in 3 tipologie:

  1. Sostanze naturali: Non sono sottoposte a trattamenti chimici.
  2. Sostanze natural-identiche: Sono sostanze naturali manipolate con semplici metodi di trasformazione.
  3. Sostanze natural-simili: Sostanze che provengono da sostanze che si trovano in natura, ma che vengono modificate con trattamenti chimici.

Tutte le sostanze che non rientrano nelle tre categorie sopraelencate non sono ammesse. NaTrue arriva a distinguere due tipi di cosmetico certificabile, che corrispondono a 3 livelli di naturalità del prodotto finito.

  1. NaTrue una stella: Cosmetici Naturali
    È lo standard base della certificazione. Per ottenerlo si devono rispettare l’elenco di ingredienti ammessi e dei metodi per la loro lavorazione, nonché i limiti del contenuto minimo di sostanze naturali e del contenuto massimo di sostanze natural-simili.
  2. NaTrue due stelle: Cosmetici Naturali con complementi biologici
    Oltre allo standard base precedente, Natrue con due stelle richiede livelli minimi più alti di sostanze naturali non trasformate, delle quali il 70% deve provenire da agricoltura biologica o raccolta spontanea certificata. Non tutte le tipologie cosmetiche possono, per motivi tecnico-scientifici, raggiungere ad oggi questo standard.
  3. NaTrue tre stelle: Cosmetici Biologici
    Oltre allo standard due stelle, i cosmetici biologici devono contenere percentuali minime ancora più elevate di ingredienti naturali non trasformati, delle quali il 95% dev’essere biologico. Data la restrittività di quest’ultima certificazione, essa è ottenibile solamente da alcune tipologie di cosmetici.

Punti in comune e differenze

Sia Cosmos sia NaTrue sono giunti a distinguere il cosmetico biologico da quello naturale.

Entrambi riconoscono che non sia possibile ideare formulazioni di cosmetico biologico per tutti i tipi di prodotto, ma è possibile assegnare un valore di “naturalità” ad una formula, per garantirne comunque un minore impatto sull’ambiente e sulla salute.

Le due certificazioni inoltre non includono l’acqua nel calcolo della percentuale di biologico contenuta nel cosmetico. Questo è molto positivo, dato che la maggior parte dei cosmetici contiene grandi percentuali d’acqua.

I criteri di NaTrue sono molto più restrittivi di quelli di Cosmos, tuttavia non prestano molta attenzione all’intero ciclo di vita del prodotto, sforzo che invece è compiuto da quest’ultimo.